SOCIOLOGIA: DOMANDE

1. Il processo di deindividualizzazione messo in luce dell'esperimento di Zimbardo, favorito come il fatto di indossare una divisa, di non essere chiamati per nome, di essere riconosciuti unicamente per il ruolo rivestito, dimostra come la consapevolezza del sé vada a diminuire, così come il senso di responsabilità, portando a un sopravvento dei centri emozionali nel cervello, i quali lasciano il controllo a impulsi libidici e aggressivi. Tali impulsi si traducono nel processo di deumanizzazione, corrispondente alla mancata considerazione di una certa categoria di soggetti come appartenenti alla sfera umana. Nei loro confronti viene perpetrata qualsiasi tipo di violenza, in quanto ritenuti non meritevoli degli stessi diritti degli esseri umani. La conseguenza della deumanizzazione è la campagna denigratoria, l'esclusione morale e, nei casi più drastici lo sterminio di una certa popolazione.

2. Secondo il sociologo Baumann, la Shoah non è la conseguenza di comportamenti psicopatologici da parte di un gruppo di individui, viene bensì interpretata sotto un diverso punto di vista, concentrandosi maggiormente su aspetti come la struttura e l'organizzazione della società del tempo e i meccanismi di interazione e di influenza sociale funzionali al raggiungimento di essa stessa. Gli elementi che Baumann prende in considerazione sono principalmente l'esclusione morale, avvenuta mediante la denigrazione e l'esclusione della società, la deumanizzazione, la degradazione. Egli si concentra inoltre su come molti soggetti abbiano giustificato le loro azioni sostenendo di aver semplicemente obbedito a degli ordini, tramite un processo di deresponsabilizzazione individuale.

3. Nell'analisi sull'autoritarismo di Reich, egli evidenzia come un evento come la Shoah sia stato possibile attraverso la costruzione di una struttura caratteriale predisposta all'obbedienza, alla sottomissione e alla rinuncia alla critica. In tali termini l'educazione gioca quindi un ruolo di estrema importanza: è proprio alla famiglia che spetta la prima impronta educativa. Fattori come la repressione sessuale o la repressione sociale contribuiscono alla creazione di individui passivi, sottomessi e acritici, più facili dunque da assoggettare ad un sistema come quello della seconda guerra mondiale. Secondo Fromm invece, alla base del consenso al totalitarismo, vi è il carattere autoritario, ossia una formazione psicologica che si caratterizza per componenti sadomasochistiche. Le tendenze masochistiche si manifestano attraverso comportamenti di impotenza e sottomissione a terzi, mentre quelle sadiche si esprimono mediante tre tipi di atteggiamenti: la volontà di rendere gli altri dipendenti da noi, la volontà di sfruttare dominare gli altri, il desiderio di vedere gli altri soffrire.

4. Il concetto di "nuda vita“ nella teoria sull'esercizio del potere di Agamben, si riferisce a tutti i soggetti singoli, totalmente esclusi dalla comunità, sui quali veniva esercitato il controllo totale, fino alla decisione di vita o di morte. Gli individui venivano deprivati di ogni dimensione dell'essere, di qualsiasi diritto politico ed erano effettivamente possessori soltanto della propria vita.

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